I superricchi americani possono non pagare le tasse. Qualcuno anzi, p. es. Bezos,
il più ricco di tutti, può andare in
credito d’imposta. Non se ne discute però negli Stati Uniti, dove tutto è
materia di scandalo, questo no – ovvero sì, ma solo in chiave anti-Trump. Ora
che i dati sono stati pubblicati da una talpa, l’Agenzia delle Entrate americana
è furibonda: è stata violata la privacy. Indaga su chi ah pubblicato i dati, e
minaccia querele contro il sito che li ha pubblicati, ProPublica. Gli Stati
Uniti sono proprio un altro mondo: la ricchezza è il segno della grazia – forse
hanno letto Max Weber, o Lutero.
Va
Kamala Harris, la vice-presidente americana che si vuole molto di sinistra e
molto di colore, non essendo né l’una cosa né l’altra, in Guatemala, e dice
secca alle masse che premono sul Rio Grande: “Non venite, sarete rimandati
indietro”. Anche la sinistra in America è tutto un altro mondo.
Amara
è gli arresti, dopo avere infangato mezza Italia, per la serie scandalo scaccia
scandalo. Ma nell’ottica sinistra-destra, che quindi ancora c’è in ambito giudiziario.
Zitti e mosca sulla Procura di Milano, arresti su quella di Taranto. Anche perché
in qualche modo l’avvocato via Taranto può sporcare Casellati e Salvini. Ma dimenticando
che il suo intermediario presso i poteri pubblici, un agente di Polizia, veniva
da sinistra. Non è giustizia, ma è informazione: per chi, chi ci crede?
Scandalo
scaccia scandalo si può dire così: i giudici si divertono, “se ne strafottono”
direbbe il cinico Camilleri, tanto non sono responsabili. Ma perché le polizie e i giornali ci impiegano tanti
agenti e giornalisti? Per non fare (prendere i delinquenti) e dire il resto?
Liberescion
Li volevano liberare i russi
E poi gli americani
Con gli italiani zelanti,
questi poveri afghani
in burnous o caffettani
come bestie in cattività
al circo equestre
Ammainabandiera
triste in Afghanistan dopo l’Irak. Due guerre, con moltissime spese e anche morti
per nulla. Perché non si esporta la democrazia. Se non in ambito culturale
democratico, dove cioè la parola significa qualcosa. Perché le differenze
culturali, come ora si vuole chiamarle, esistono. Negarle, per di più con i bombardieri,
di che cultura è espressione?
La
“naturalezza” dell’assassinio della ragazza pakistana di Novellara da parte di
genitori, padre e madre, e di zii e cugini “normalissimi”, lavoratori,
pacifici, dice quanto le differenze culturali ci siano e pesino. Fino al punto
da “giustificare” un assassinio a freddo, senza provocazione o lite, e per
motivi banali. Negarle non solo è stupido, è dannoso – alle stesse comunità che
si pretende di standardizzare.
Sabato
29 si va al Sud tutti insieme, sembra un sabato di agosto, settecento km.
continuamente affiancati. Sabato 5 giugno il percorso inverso va in solitario,
c’è pure il rischio di addormentarsi per la guida senza problemi. Appena
liberi, un’ubriacatura – è pure vero che il 2 giugno quest’anno è stato
propizio per “ponti”.
Liberescion
Li volevano liberare i russi
E poi gli americani
Con gli italiani zelanti,
questi poveri afghani
in burnous o caffettani
come bestie in cattività
al circo equestre
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