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Europa allo specchio in tribuna
Non è stata dunque una bella partita neanche in tribuna. In effetti si vedeva il presidente Mattarella isolato, con il presidente della Figc – solo “dopo” accostato da Evelina Christillin in rappresentanza della Uefa (o perché è una chiacchierona?) Nemmeno un sottosegretario inglese – Mattarella è un capo di Stato, anche in visita privata va comunque ricevuto con qualche ufficialità.
Ma non c’era con Mattarella neppure un ministro o sottosegretario italiano – normalmente il capo dello Stato si sposta col ministro degli Esteri. Sarà il nuovo galateo al ministero degli Esteri.
È pure vero che il duca di Cambridge e la consorte avebbero potuto scambiare qualche frase di circostanza col presidente italiano. Non si vede come la sicurezza o il protocollo glielo abbiano impedito – era una partita di calcio. O è stata la timidezza: William e Kate, come tutti i reali, sono isolati, dalla loro funzione, e dal lusso.
Viene da pensare anche, se tutto il mondo era collegato per la finale, che solo in Europa ci sono le famiglie reali – e in Thailandia (e nella penisola arabica, ma lì a capo di “stati” patrimoniali, di proprietà private elevate a stato). Che spettacolo sono?
E chi sono i Windsor – il duca di Cambridge, suo papà il principe di Galles, la nonna regina Elisabetta? Che guerre hanno combattuto, che battaglie hanno vinto, che credito vantano con i loro sudditi?
Ma sono il collant del paese, William, Carlo, Elisabetta. Forse unico: la Brexit ha introdotto nel Regno Unito un fermento “leghista”, divisivo, con gli scozzesi, i gallesi, perfino gli irlandesi del Nord, insofferenti.
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