Europa allo specchio sui campi di calcio
Non è stata una bella partita. I migliori, nelle due
squadre, sono stati i portieri – ai rigori, prima disoccupati o quasi. Ma
curiosa nella valutazione dei placcaggi. Quelli inglesi, violentissimi, prima e
anche dopo il pestaggio di Chiesa, proibiti probabilmente anche nel rugby (a
rivederli fanno paura), hanno ricevuto, quando l’hanno ricevuta, ammonizione
verbale. Quelli italiani il cartellino giallo: cinque a uno.
L’arbitro, l’olandese Kujpers, è superpromosso dai
media, Casarin in testa. Ma non è stato equanime. C’è qualcosa di sfuggente in
questo Europeo di calcio, di non atletismo. Compresa l’inchiesta fatta
annunciare con le trombe dal presidente della Uefa Ceferin per Inghilterra-Danimarca,
che invece si sa che non deciderà nulla, giusto una (piccola) multa.
Non sono stati un bello spettacolo i tifosi,
ammassati a Wembley come in una qualsiasi partita pre-virus, anche se Londra e
la Gran Bretagna sono in lockdown
fino a fine settimana.
Si sono distinti un questo Europeo quattro juventini
scartati o in mora nel club - più Kean, che Mancini intende recuperare. Chiesa, che Pirlo ha fatto giocare poco, perché
“non fa il recupero” (terzino). Bernadeschi, oscurato da Sarri – e poi da
Pirlo. Spinazzola, liquidato da Allegri. Berardi, abbandonato da tempo. Un’allegra
gestione di campioni – a perdere.
Si dice che i club ci rimettono, a prestare i loro
calciatori alle Nazionali, ma in questo caso la Juventus ci ha guadagnato.
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