Europa allo specchio sui campi di calcio
Il
presidente dell’Uefa Ceferin mette le mani avanti e dice che l’Europeo
decentrato, viaggiante, non è stato una buona idea. Lo sanno tutti che è stato
decentrato male, ma dallo stesso Ceferin - lo ha architettato Platini, lo ha organizzato Ceferin. Non c’è sorteggio, per quanto
sofisticato, che dia all’Inghilterra, solo all’Inghilterra, la possibilità di
giocare sempre in casa, a Wembley, sei partite su sette. Con la settima a Roma,
senza viaggiare troppo, in Portogallo, a
San Pietroburgo, o in Azerbaigian. Un
bengodi, oltre che per il tifo, anche per la federazione britannica, che si è
goduta lauti incassi senza le spese dell’organizzazione. Gli inglesi, si sa, sono molto sportivi, ma non col Resto del Mondo, sia esso continentale o africano o indiano
Fa
la faccia feroce lo stesso Ceferin dopo il rigore che ha regalato
all’Inghilterra la finale contro la Danimarca. Ma al massimo ci sarà, se ci
sarà, una multa. Rosetti intanto conferma al Var per la finale l’olandese Van
Boekel, lo stesso che al Var ha convalidato il non-rigore a carico della
Danimarca, pur vedendo che non c’era,
come tutti al replay. E come arbitro designa Kuipers, al quale Verratti sta antipatico - perché napoletano? Rosetti non è Ceferin, e invece sì.
La
Danimarca certo è colpevole: aveva protestato con durezza contro l’imposizione
di Ceferin di giocare due ore dopo la quasi-morte di Eriksen.
È
l’Europa ancora delle massonerie? Ceferin, certo, sta al suo posto quale uomo
della Lega inglese. Però, a volte ci vanno pesante - – la triangolazione è
stretta, Inghilterra-Olanda-Ceferin. L’Europa si difende ancora solo sul campo.
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