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Il Pcc è vecchio
Minaccioso,
il presidente Xi si è preso per il centenario del Parito comunista cinese
Taiwan. Hong Kong nemmeno citandola, considerata cioè parte della Cina, anche
se continua a protestare. E niente, una notizia come le altre: si direbbe che
la Cina, se non è un qualche exploit economico dei suoi tycoon, per i media italiani non esiste.
Xi
si è voluto ripetutamemte minaccioso. Fino al mussoliniano “un miliardo e
quattrocento milioni di cinesi”. E niente. Il “Corriere della sera” ha fatto la
storia dei cent’anni del Pcc, come se interessasse a qualcuno. “La Repubblica”
si è affidata a un commento di Rampini,
intelligente ma senza rilievo grafico – come a dire: lo mettiamo perché è stato
in Cina a lungo, è prevenuto, ma si vuole uno scrittore e bisogna tollerarlo.
Oggi
il “Corriere della sera” non può più fingere, anche perché “La Lettura” ha
commissionato al vaticanista Franco un lungo pezzo sui rapporti tra il Vaticano
e Taiwan, e l’ambasciatore Romano ha dedicato a Xi la sua rubrica domenicale.
Dove dice cose importanti, di un partito Comunista che non ha più carica
vitale, è solo una congrega di vecchi burocrati, forte della polizia e
dell’esercito ma senza anima, e più dopo essere stata purgata dal dittatore Xi.
Cioè,
sembrerebbero cose importanti. Ma contenute in un piccolo box. Come a a dire:
l’ambasciatore ha un ottimo passato - in effetti fa 92 anni – e va tollerato.
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