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Il ritratto del potere dei Medici
Una
mostra rara per il pubblico americano, con Raffaello, Bronzino, Pontormo,
Cellini, Tiziano in prestito da Firenze (Uffizi, Pitti, Palazzo Vechio), Palazzo
Reale di Pisa, Praga, Fondazione Cini, e anche alcuni pezzi di collezionisti
americani. Il filo della mostra è semplice, la politica di Cosimo dei Medici. Come
i Medici, tornati al potere sulle imperizie e le disavventure repubblicane, hanno
consolidato il potere trasformandolo in principato, sostanzialmente con la sola
“invenzione” di Cosimo – Cosimo I: attraverso la
cultura. Riprendendo il disegno di Lorenzo il Magnifico nel Quattrocento. Ma con
alleanze, parentele, commissioni, esibizioni di ricchezza, se non di potenza. Con Cosimo primo granduca e Caterina regina di Francia.
Un
assunto noto, ma con un itinerario curioso: riletto e mostrato attraverso uan
serie di ritratti. La politica matrimoniale con la corte di Francia, per
esempio, nel ritratto commissionato a Raffaello, in abiti “franciosi”, che
Lorenzo de’ Medici manda a Franceso I. O il ritratto di Cosimo come Orfeo, opera
del Bronzino - il primo della serie di ritratti di Cosimo e famiglia dello
stesso pittore - del Philadelphia Museum
of Art: Cosimo nudo, in mano uno strumento, con Cerbero muto sullo sfondo, il
pacificatore. E così via.
Ilpodcast
della mostra è specialmente interessante perché si ascoltano nozioni disusate o
anche ignote su questo o quel ritratto, sulla committenza (l’abbigliamento, la
posa, i colori, etc.), l’uso, in ragione di intenti politici specifici. In
aggiunta al loro valore pittorico.
Keith
Christiansen-Carlo Falciani, The Medici:
Portraits&Politics. 1512-1570, New York, Metropolitan Mseum of Art,
online
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