martedì 13 luglio 2021

Vizi senza salvezza, amore senza tenerezza, Duras felice

Incontro con la scrittrice a 76 anni, non sugli amori in realtà, ma sulle sue grandi malattie, “emersa solo a giugno scorso da nove mesi di ospedale”. Duras le enumera: “La prima volta, vent’anni fa, fu per una cirrosi del fegato (normalmente incurabile, n.d.r.); nove anni fa fu per alcolismo; questa volta per le sigarette, ma fortunatamente non era cancro”.
Di amorevole c’è però l’accenno al compagno di dieci anni ormai, dedicatario di tutte le sue ultime opere, Yann Andréa, 38 anni all’epoca, omosessuale, che vigila paziente, soprattutto sul’alcol. Specialmente incattivita con se stessa per l’alcolismo: “Tre volte ho chiuso e tre volte ho ricominciato” – “l’alcol non consola, non riempie i gap psicologici,  tutto quello che rimpiazza è la mancanza di Dio”.
La sua scrittura mette saggia in quadro: “Non sono cresciuta con molti libri. La mia ispirazione è quello che ho vissuto”. Scrivere richiede una particolare abilità: “Scrivere non è solo raccontare storie… è il racconto di una storia, e l’assenza di una storia. È raccontare una storia attraverso la sua assenza”.  L’amore c’è nei suoi racconti ma senza tenerezza. “Scrivo di amore sì, ma non di tenerezza”. La tenerezza escludendo come sentimentalismo, nota l’intervistatore: “Non mi piacciono le persone tenere. Io stessa sono molto hash (dura, n.d.r.). Quando amo qualcuno lo desidero. La tenerezza suppone l’esclusione del desiderio” - contraddicendo probabilmente il rapporto con Andréa.
Dura anche con la recitazione, che pure ha praticato molto, come regista, al cinema e in teatro: “La recitazione non aggiunge nulla a un testo. Al contrario, lo diminuisce – riduce la sua immediatezza e profondità, indebolisce i suoi muscoli e diluisce il suo sangue”.
Harsh anche, ma forse autobiografica, con le sue donne, le donne dei suoi racconti: “Vedono tutte chiaramente e lucidamente. Ma sono imprudenti, imprevidenti. Tutte rovinano le loro vite. Sono molto timide; hanno paura delle strade e dei posti pubblici: non si aspettano di essere felici”.      
Alan Riding,
Duras and her thoughts of Love, “The New York Revievìw of Books”, 26 marzo 1990, free online

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