mercoledì 25 agosto 2021

Cronache dell’altro mondo – o dell'Afghanistan elettorale (137)

Il presidente Biden s’inginocchia mentre riceve le campionesse della Wnba, il torneo femminile di basket. Per onorare le vittime nere della polizia? Per mostrare che è agile – cammina anche saltellando?
La fuga dall’Afghanistan, lasciando nelle mani dei Talebani quanti hanno operato in questi venti anni per un paese democratico, sarebbe stata “organizzata”, secondo la stampa progressista, dalla presidenza per timore che i Repubblicani speculassero su una “nuova ondata” di immigrati.
La Casa Bianca starebbe ferma alla deadline del 31 agosto, malgrado i problemi di evacuazione da Kabul, per un calcolo temporale: calcola cioè che prima si chiude l’Afghanistan, a qualsiasi costo, più tempo ci sarà per l’opinione pubblica di rallegrarsi che non ci saranno altre vittime in quel Paese tra i militari americani. In tempo cioè per il voto di mid-term, il rinnovo parziale del Congresso e delle istituzioni statali ai primi di novembre 2022.
Un’elezione suppletiva al Senato del Connecticut ha visto il candidato repubblicano, Ryan Fazio, prevalere sul democratico per tre punti percentuali, in una circoscrizione (Greenwich, Stamford, New Canaan) dove alle presidenziali Biden sopravanzò Trump di 25 punti.
La Reuters pubblica il rapporto Fbi sui disordini al Congresso del 6 gennaio in cui si declassa l'assalto dei trumpiani a un “disordine” senza “un complotto organizzato”. E senza una responsabilità di Trump. Il 90-95 per cento degli indiziati di reato sono isolati – “one-off cases”. Era organizzato “in gruppi paramilitari”, di estrema destra, Proud Boys, Oath Keepers, un cinque per cento, forse, delle persone sotto accusa. Sono sotto accusi poco più di 170 manifestanti, per assalto o impedimento ad agenti di polizia. Escludendo i reati di “cospirazione sediziosa”  e di “associazione a delinquere”.

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