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Il giallo dell’amore paterno e dell’amore filiale
Una
lunga fredda vendetta si consuma. Che segnerà la resurrezione dell’ispettore
Lojacono, di Montallegro nell’agrigentino (omaggio a Camilleri-Montalbano?).
Confinato in un commissariato disastrato a Napoli dopo che il solito pentito da
lui carcerato lo ha indicato come confidente al soldo della mafia. Con qualche
alzata d’ingegno, non troppa, il lettore non viene snobbato. Sul fondo di
Napoli, che De Giovanni, da napoletano, non sembra gradire – nel 2012, quando il
racconto fu concepito e scritto (“tutto nacque da una domanda un po’ livida di
una scritrice durante una presentazione: non è un po’ troppo comodo raccontare
sempre degli stessi personaggi?” E De Giovanni ha pensato subitpo a un
Montalbano sfortunato, in trasferta).
Un
racconto veloce, con sottolineature al giusto. Scritto come una sceneggiatura,
per scene. Ma con uomini, e donne, veridici. Consistente (psicologie, linguaggi),
come un Chandler: sull’amore paterno e l’amore filiale, temi, si direbbe,
incensurati. E poi Napoli. Niente anema e core: una città indifferente, fredda,
solitaria, cattiva. Vuota, perlomeno d’anima.
Una
Napoli sparita, “una città di fantasmi”. Gelosi, presuntuosi. Piove sempre. Non
c’è nemmeno il mare, a Napoli: “Una volta (Loiacono) era andato vicino al mare,
aveva avuto voglia di snentirne l’odore, di respirarne la brezza. Non l’aveva
trovato”. Giusto un lungomare “di auto indifferenti a costeggiare la scogliera”,
un “odore di rancido”, e sporcizia, “buste di plastica galleggianti sull’acqua
stagnante come cadaveri di meduse”. Il tono è questo: “La città è malvagia”. Lojacono
si fa persuaso (Camilleri) che “quella non era una città di mare”, che il mare
e la città si odiavano, come parenti litigiosi. Che tutti lì “si percepiscono
come nemici, non hanno un’identità comune” – Lojacono “sentiva l’ostilità”,
vagava “come un profumo”: “La città è malvagia “ per l’ostessa Letizia, l’amica
di Lojacono, napoletana a due mandate. Anzi, non è: è un fondale di scena, “un
fondale di cartone”, con dentro “proprio niente” – “tutti camminano a testa
bassa, corrono, se si guardano lo fanno con odio o con paura”. E “il cielo è di
piombo”.
Maurizio
De Giovanni, Il metodo del coccodrillo,
“Corriere della sera” – “Sorrisi e canzoni TV”, pp. 293 € 8,90
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