Le ceneri di Pirandello, morto di malavoglia
Il
vero regalo di “Repubblica” oggi non è il racconto di Camilleri, “Il palato
assoluto”, ma quello che Roberto Alajmo fa, confinato a “la Repubblica-Palermo”,
del funerale di Pirandello. Di cui lo stesso Pirandello, agitatissimo dal
pensiero della morte, aveva disposto i dettagli: “Nudo in un lenzuolo… carro d’infima
classe…. nessuno m’accompagni…bruciatemi, e il mio corpo, appena arso, sia lasciato
disperdere…”. In breve, un funerale complicatissimo, per queste estreme
volontà. Alla fine del quale Pirandello restò, incenerito, a Roma, al Verano, in
apposito monumento. Anche se aveva concesso, estrema ipotesi, che “l’urna
cineraria” fosse portata in Sicilia, “ma allora murata in qualche rozza pietra
di Girgenti, dove nacqui”.
Quando
nel dopoguerra se ne decise la traslazione, di cui viene incaricato il
professore Gaspare Ambrosini, “pirandelliano di stretta osservanza”, nota
Alajmo, costituzionalista, costituente, e futuro primo presidente della Corte
Costituzionale, su un aereo speciale della Air Force Usa, ne succedono di tutti
i colori. Tanti che alla fine il professore restò solo - “pure i piloti si dileguarono”, i piloti
americani, “e non ci fu modo di farli tornare indietro…”. Una fine ben
pirandelliana, anche se in gergo, dialettale – sicula: Pirandello non aveva
disposto di spargere le sue ceneri al vento?
Roberto
Alajmo, Il viaggio scaramantico delle
ceneri di Luigi Pirandello, “la Repubblica-Palermo”, 28 agosto, free online
https://palermo.repubblica.it/societa/2021/08/28/news/il_viaggio_scaramantico_delle_ceneri_di_luigi_pirandello-315614598/
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