mercoledì 18 agosto 2021
L’invenzione dell’Africa
È
il “padre dell’Africa”, quale ancora resiste alle realtà. Di cannibali
eccetera. Celebrato “filosofo e matematico prestantissimo” alla (università) di
Padova, Bibliotecario a Roma, nelle pause dei viaggi in Francia e altre corti,
per il suo impegno di militare dapprima, e poi di scienziato, membro tra i
primi dei Lincei – siamo a fine Cinquecento. Più godibile della “Relazione” del
lontano parente Antonio, quello del viaggio di Magellano intorno al mondo,
scrittore italiano, le racconta più grosse. Con più accuratezza: se le fa
raccontare da un portoghese in abito di pellegrino, che, dice, ha passato in
Africa dodici anni – il bibliotecario gli dà accoglienza, e il pellegrino si
sdebita raccontando, inventando l’inventabile.
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