domenica 22 agosto 2021

Ombre - 575

Fa una pagina oggi il “Corriere della sera” sulle macerie create e lasciate dal free party  nel viterbese, 700 ettari di pascolo perduti per almeno un anno, 23 camion di rifiuti, puzza. Il supplemento del quotidiano “La Lettura” invece lo magnifica, all’insegna del “free”, gratuito, aperto – (dirlo rave  è diminutivo, to rave è blaterare). “La Lettura” magnifica anche i sound system, i “muri di riproduttori” per mandare a sballo la musica rave.
 
Conte talebano sembra Nanni Moretti quando s’interrogava: “Mi si nota di più se….?” Ma è stato capo del governo, di ben due governi. E ora dirige un partito, il partito che ha più parlamentari.
 
Il giornalista Michele Serra rivendica sul “Venerdì di Repubblica” appassionato una militanza di sinistra perché berlingueriano. Perché, Berlinguer ha fatto qualcosa di sinistra? Forse nei governicchi con Andreotti? O la sinistra non l’ha distrutta, aizzando i lavoratori a occupare (distruggere) la Fiat? Nel 1980. Con l’odio verso ogni altra sinistra, dei gruppuscoli, socialista, radicale – solo accettava i repubblico-comunisti (massoni). Poneva la questione morale e prendeva l’oro russo. O la sinistra è di macerie?
 
“Il nuovo corso talebano parte con la violenza”, “«Non ci sarà una democrazia»”, “Il volto violento dei talebani”. Perché, ne avevano un altro? Fa senso l’ignoranza degli italiani, dei media italiani, in politica estera, appena al di là di Chiasso. Non è nemmeno provincialismo, è proprio stupidità, il cui principale ingrediente è la mancanza di curiosità.
 
“L’esercito-truffa che esisteva solo per intascare le buste-paga”. Questa invece è un notizione. Ma le truppe di occupazione che questo fantomatico esercito per una decina d’anni hanno addestrato, che ci stavano a fare? A distribuire il regalo? Non si poteva mandare per posta? Con l’accredito iban?
 
Cosa sono le missioni militari di pace? Servono a distribuire un po’ di soldi. Anche ai militari, sottufficiali e ufficiali italiani. Con qualche prezzo, perfino, della vita. Non si potrebbero dimezzare i costi, ed evitare morti e feriti, spesso mutilati a vita a venti e trent’anni, aumentando le paghe ai militari?
 
Il vescovo sudamericano gay, che chatta in mutande con gli amanti, ma è un aneddoto di Sorrentino, di “The Pope”, o di “The new Pope”. Cioè: sono cose che si sanno, se si raccontano. Si dice tanto della chiesa che è un’organizzazione gerarchica, ma queste cose che sanno tutti giusto la chiesa non le sa?
 
Le cronache del rave party di Valentano, nel viterbese, sono catastrofiche: alcol, droga libera, musica tekno da imbelvire, covid free nel senso di disponibile, e la polizia che sorveglia a distanza nel senso di proteggere. Per un giorno, due, sei, sette. Poi si scopre che questi free party sono organizzazioni affaristiche, di imprenditori francesi e olandesi. Perché in Italia? Perché in Francia sono proibite - in Italia invece sono volute dalla Cassazione.
 
Parlano tutti di questi rave party, quasi tutti incattiviti. Tace il ministro che li autorizza, la prefettessa Lamorgese. Ha autorizzato per quale motivo, alcol e droga a volontà? E su 700 ettari, di proprietà privata? È un esproprio legale? Una riforma agraria (agropecuaria nel caso)?
L’Italia dei Prefetti, che viene a rimorchio dell’Italia dei tecnici, non si sa che dirne – è come se ce li imponessero recalcitranti.
 
L’elogio di Draghi si condisce nel libro di Napoletano, “Mario Draghi: Il ritorno del Cavaliere Bianco”, a proposito della crisi del debito nel 2011-12, “la più grande crisi del Dopoguerra”, di questo semplice inciso: la crisi “presentò a noi un conto più pesante di quello di una terza guerra mondiale persa”. Eccessivo? Probabile, ma perché non si studia la crisi del debito – se ne parla solo in una fiction bellissima, “Diavoli”, subito uscita dalla circolazione?

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