Un amico come me
Dell’amicizia.
Delle vite degli altri. Dopo i “Diue amici” di Trevi (dopo le vite degli
altri di Carrère: Philip K. Dick, Limonov, Jean-Claude Roman), che si premia
come il miglior racconto dell’anno, Adelphi pubblica, alla morte dell’autore, bizzarra
coincidenza, due ricordi. Non biografie, ricordi: il memoir oscilla fra il dato e il sentimento.
Di
Bazlen, suggeritore editoriale, resta intatto il mistero. Calasso lo
intensifica nel mentre che ne parla, come ogni altro prima di lui. Ma con una
punta speciale, un sorta di identificazione: Bazlen come Calasso. Non con le
stesse nevrosi, battute, ramificazioni identitarie (la Mitteleuropa), ma con la
stessa presenza remota, l’arcano numinoso.
Roberto Calasso, Bobi, Adelphi, pp. 97 € 12
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