Vecchie e nuove colonie - Sicilia, Italia
La “colonia eterna” è la Sicilia.
Recensendo tre libri ultimamente dedicati alla Sicilia sul mercato
anglo-americano (Jamie McKay, lo scrittore anglo-fiorentino, “The
Invention of Sicily”, John Julius Norwich, lo storico inglese da poco defunto, “An
Island at the Crossroads of History”, e la storica Lucy Riall, “Under the
Volcano: Revolution in a Sicilian Town”), lo scrittore anglo-veneto Tim Parks
sempre brillante ne sintetizza le analisi in questi termini: “In Sicilia c’è
stato un disallineamento funzionale per secoli tra le molti differenti comunità
locali e le idee e i piani di chi governava l’isola da remoto”. E continua –
continua a governare da remoto.
“Chi governa la
Sicilia?”, esordisce Parks, “è importante. Con una popolazione di 5 milioni
(simile alla Scozia, maggiore della Croazia), quest’isola di 10.000 miglia
quadrate alla punta dello stivale Italia ha una speciale autonomia…. Allo
stesso tempo, è moltissimo governata da Roma a sussidiata da Roma”.
Allo stesso modo, aggiunge
Parks per dare un’idea, oggi dell’Italia, che è “in qualche misura governata e
dipendente dall’Unione Europea”. Per esempio nelle forniture dei vaccini anti-covid.
L’analisi dell’ovvio, a volte è necessaria.
Tim
Parks, The Eternal Colony, The New
York Review of Books, 16 agosto, € 1
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