Camilleri grasso
Un
racconto dell’altra vena di Camilleri, quella “grassa”: di stratagemmi e
furbizie a fini di letto, a opera di signore e signorine a cui piace. Su fondo
scurrile, di pie donne, preti e pratiche monacali. Specie in Sicilia, a torto seppellita
Brancati, gli “ingravidabalconi”.
Il
“boccone del povero” è, nel 1919, la mensa per i poveri e gli impoveriti che le
pie dame allestiscono. Nella storia è un giovane Adone, anzi Apollo, che le
dame si servono a sazietà, con vari accorgimenti – la tela del racconto.
Finisce con due donne che se lo contendono nude. Cioè, non finisce.
Andrea
Camilleri, Il boccone del povero, “la
Repubblica”, pp. 44, gratuito col quotidiano
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