Giallo geniale
Con
una serie svelta, e senza nomi, Rai 1 se la batte col supermatch Milan-Atletico
Madrid, col 20 per cento di audience,
quattro milioni stabili di spettatori (certo, molto al di sotto dei 5-6 milioni che
seguono lo stracco giochino – dopo tanti anni, immutabile, scontato - dei
riconoscimenti, “Soliti ignoti”: il pubblico soprattutto è abitudinario). Una serie
franco-belga - più belga, cioè non scontata, che francese. Di storie rapide, da
50 minuti, con giusto il minimo sindacale per gli a parte, personali,
familiari, storici, geografici, sentimentali e non. Effettivo anche sul lato
comico: la sorpresa è sempre buffa. E Morgane comunque ha – ha già avuto mentre
si parla e si ascolta – un’altra idea: la sorpresa è il miglior ingrediente
della suspense.
Lo
spunto anche non è ricercato: una donna di 38 anni, uno o due mariti e alcuni
figli, senza mestiere, colf a ore, ha un quoziente d’intelligenza superiore e
“vede” i casi dove altri non ci arrivano, anche se gli indizi sono in superficie.
Nulla di medianico o di macchinoso, solo geniale.
Alice
Chegaray-Breugnot- Stéphane Carrié- Nicolas Jean, Morgane - Detective geniale,
Rai 1
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