sabato 4 settembre 2021

Il mondo com'è (430)

astolfo

Adone – Il dio bellissimo dell’amore era parto di un incesto, di Mirra, o Smirna, con suo padre Cinira o Teia, re assiro – per questo definito divinità greca di origine semitica (la civiltà greca è molto mescolata). Fece innamorare Afrodite-Venere. Con lei ebbe Priapo. Tutto un programma. Tutto in poco tempo: muore infatti ragazzo, ucciso dal geloso Ares, sposo di Afrodite – da un cinghiale, e aizzato da Ares. Ebbe una relazione pure con Persefone, cui era stato affidato in balia da Afrodite. Le due donne venute in lite, Zeus aveva stabilito che il ragazzo passasse un terzo del tempo con Persefone, un terzo con Afrodite, e un terzo da solo.  
 

Aiducco – Il vocabolario si limita a registrarlo come di una tribù ungherese che prestava servizio miitare a corte. E anche: nel ‘700 si chiamavano così gli inservienti in divisa – divisa da aiducco. Wikipedia li dice un tipo di fanteria irregolare, in attività in Europa centrale e sudorientale, con fama di irregolari, e anche di banditi. Nella tradizione folclorica è un tipo di irregolari che proteggevano il popolo dagli Ottomani e dagli Asburgo. Ma furono anche un corpo scelto di guardie scelte, per l’altezza, dal principe elettore di Hannover – di quelli che poi diventeranno re del Regno Unito. La storia è multifaceted.
 
Antisemitismo – La voce wikipedia “Céline”, incredibilmente buona, rimarca in nota, senza elaborare, la vasta portata del fenomeno nella migliore cultura otto-novecentesca, specie socialista. Dai pesi e misure fatti nei circoli e i salotti berlinesi e parigini per tutto l’Ottocento, alla riserve di T.S .Eliot, e agli anatemi di Pound in guerra dai microfoni dell’Eiar, la radio italiana. Non più dopo la seconda guerra mondiale – con l’eccezione di Cioran, peraltro valorizzato in Italia da Adelphi, da Bazlen e Calasso.
Proudhon e Bakunin, socialisti praticamente anarchici, furono espliciti antisemiti alla maniera di Céline, sboccati. Il primo nei “Diari”, Bakunin in alcune prese di posizione politica, contro Marx e il socialismo di Stato -  dove c’è lo Stato centralista c’è una banca centrale, e dove c’è la banca c’è la parassitaria nazione ebraica, nell’atto di speculare sul lavoro del popolo”.
 
Fisica ariana – Fu promossa negli anni di Hitler dai fisici sperimentali tedeschi Philippe von Lenard, premio Nobel 1905 (ma già nel 1901 Lenard si era segnalato per contestare il primo Nobel della Fisica a Wilhelm Röntgen, affermando di avere scoperto i raggi X prima del premiato) e Johannes Stack, Nobel 1919, che distinguevano una fisica “ariana” come diversa e contrapposta a una fisica giudaica. In particolare, nominativamente, di Albert Einstein, ma anche, per affinità, di Heisenberg. Della “fisica giudaica” chiedevano l’estirpazione dai corsi didattici. In particolare chiedevano l’estirpazione dall’insegnamento della teoria della relatività e della fisica dei quanti. Heisenberg fu accusato come “giudeo bianco”. Fu questo convocato a interrogatorio dalle SS – si salvò per intervento di Himmler, il capo delle SS.

Incubo-succubo – Erano, oggi si direbbe, persone binarie, quelle che non vogliono l’articolo e il pronome determinativo - ne realizzavano il sogno. Entità vaghe dei racconti di fantasmi, erano all’origine, nel folklore dell’antica Roma, quello che le parole dicono: i demoni potevano assumere aspetto femminile, per carpire il seme degli uomini, e poi maschile per trasmettere il seme così carpito alle femmine. Il “Malleus maleficarum” lo attesta ancora nel 1487: “Questi diavoli commettono sconcissimi atti venerei, non per godimento ma per infettare l’anima e il corpo” di chi vogliono perdere – in conseguenza dei loro atti “ci può essere una completa concezione o generazione da parte delle donne”.
 
Ipocondria – Era la “malattia dotta”. All’origine e a lungo è stata il disturbo, o malattia, dei sedentari. Di chi per mestiere, per esempio scrivere, deve stare a lungo seduto.
Il nome deriva dal luogo dove avrebbe sede il disturbo. Cosi denominato da Galeno perché ne localizzava l’origine – e la causa – sotto la cartilagine costale. Per stare troppo seduti: “Una delle malattie più gravi, che ha sede sopratutto nell’addome, colpisce perlopiù persone che stanno molto tempo sedute, e degenera spesso in malinconia”. Secondo Galeno la milza secerneva “umore melanconico”, cioè atrabile. “Mal di milza”, aggiungeva, “scherzosamente la malattia dotta”.
 
Itelmeno – Abitante e lingua della Camciatka, la vasta penisola dell’Estremo Oriente russo, della parte occidentale della penisola. Una comunità estinta, dal punto di vista culturale (ora tutti russofoni), e anche fisico (solo tremila risultano censiti di raccoglitori, cacciatori e pescatori. Che vestivano costumi molto nello stile inca-maya.
 
Ius exclusivae – Era il veto sull’elezione del papa, di cui alcuni regnanti europei si erano investiti, in quanto protettori della chiesa, riconosciuti da Roma. L’ultimo veto fu esercitato nel 1903, da Francesco Giuseppe. Il papa in petto all’apertura del conclave era il cardinale siciliano Mariano Rampolla del Tindaro, braccio destro per molti affari dell’ultimo papa, Leone XIII papa. Col quale aveva elaborato la “Rerum Novarum”, la dottrina sociale della chiesa, e al quale aveva proposto arditi disegni per superare il “non possumus”, l’esclusione dei cattolici dalla vita politica in Italia. Grande diplomatico, Rampolla era stato l’artefice di un ravvicinamento del Vaticano alla Francia della Terza Repubblica, massonica, e alla Russia scismatica. Il suo disegno politico era semplice, tanto quanto ardito: scomporre la Triplice Alleanza, riavvicinare Francia e Austria-Ungheria, isolare così l’Italia sabauda e anticlericale. Il 9 luglio, approssimandosi la fine del papa Leone XIII, Vittorio Emanuele III mise in allarme per telegramma il kaiser Guglielmo II: “Lo studio da me fatto mi conferma nell’idea che veramente pericoloso per l’Italia è il cardinale Rampolla”. Guglielmo II ne informò Francesco Giuseppe, cattolico e a capo dell’impero cattolico. Il conclave si aprì l’1 agosto nel nome di Rampolla, 24 voti su 62. Aumentati l’indomani. In apertura della terza seduta il cardinale Puzyna, arcivescovo di Cracovia, in rappresentanza dell’imperatore Francesco Giuseppe, pose il veto a Rampolla. Verrà eletto papa Sarto, il patriarca di Venezia, Pio X.

astolfo@antiit.eu

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