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Cronache dell’altro mondo – censorie (144)
L’accusatrice di Facebook in Senato e in
diretta tv, Frances Haugen, è rappresentata dagli stessi avvocati che,
accampando le confidenze di un anonimo dichiaratore ucraino, montarono il tentativo
di impeachment di Trump.
Il dichiaratore (whistleblower) anti-Trump si è scoperto poi essere Eric Ciaramelli,
un uomo della Cia, consulente per l’Ucraina dell’allora vice-presidente
Biden.
I Whistleblower Aid, questo il nome
dello studio, fondatore Mark Zaid, si finanziano con donazioni online. Haugen è
una finanziatrice dei candidati e le attività radicali del partito Democratico.
A sua volta indebitata col fisco per 44 mila dollari, ha in atto una campagna
di donazioni online per 50 mila dollari, curata da Whistleblower Aid, per
pagare gli avvocati.
Haugen è gestita da Bryson Gillette, la
società di pubbliche relazioni di Bill Burton, ex addetto stampa di Obama. Prima
di approdare al Senato, con esclusiva tv per Cbs, Haugen aveva fornito
documenti interni di Facebook al “Wall Street Journal”, per l’intermediazione
dell’avvocato Zaid e dei suoi partner, gli avvocati John Tye, ex funzionario di
Obama al Dipartimento di Stato, e Andrew Bakaj, collaboratore giuridico al
Senato per il partito Democratico.
Haugen, 37 anni, ha una carriera variegata. A
Pinterest promosse modifiche per consentire agli utenti di “filtrare le ricerche
secondo specifici «toni di pelle»”. In
Google, nel 2015, litigò col suo direttore, transessuale, che accusava di aver
favorito “più donne transessuali che cis”, donne nate donne.
Nella testimonianza al Senato Haugen ha
chiesto un codice di censura su Facebook.
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