mercoledì 6 ottobre 2021

Cronache dell’altro mondo – censorie (144)

L’accusatrice di Facebook in Senato e in diretta tv, Frances Haugen, è rappresentata dagli stessi avvocati che, accampando le confidenze di un anonimo dichiaratore ucraino, montarono il tentativo di impeachment  di Trump.
Il dichiaratore (whistleblower) anti-Trump si è scoperto poi essere Eric Ciaramelli, un uomo della Cia, consulente per l’Ucraina dell’allora vice-presidente Biden.  
I Whistleblower Aid, questo il nome dello studio, fondatore Mark Zaid, si finanziano con donazioni online. Haugen è una finanziatrice dei candidati e le attività radicali del partito Democratico. A sua volta indebitata col fisco per 44 mila dollari, ha in atto una campagna di donazioni online per 50 mila dollari, curata da Whistleblower Aid, per pagare gli avvocati.
Haugen è gestita da Bryson Gillette, la società di pubbliche relazioni di Bill Burton, ex addetto stampa di Obama. Prima di approdare al Senato, con esclusiva tv per Cbs, Haugen aveva fornito documenti interni di Facebook al “Wall Street Journal”, per l’intermediazione dell’avvocato Zaid e dei suoi partner, gli avvocati John Tye, ex funzionario di Obama al Dipartimento di Stato, e Andrew Bakaj, collaboratore giuridico al Senato per il partito Democratico.
Haugen, 37 anni, ha una carriera variegata. A Pinterest promosse modifiche per consentire agli utenti di “filtrare le ricerche secondo specifici «toni di pelle»”.  In Google, nel 2015, litigò col suo direttore, transessuale, che accusava di aver favorito “più donne transessuali che cis”, donne nate donne.
Nella testimonianza al Senato Haugen ha chiesto un codice di censura su Facebook.

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