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I giovani Holden di Djuna Barnes
“Essere
un’amazzone a quattordici anni”. O un ragazzino eroe. E agli –anta volersi,
imperiosamente, fisiologicamente (ormonalamente), adolescente, piena di desiderio.
Tre
brevi apologhi sulla fantasia e sul desiderio, 1922-24. Pubblicati variamente,
recuperati nel 2019. Djuna Barnes, amazzone professa, innovatrice già
riconosciuta della prosa inglese, patrocinata da T.S.Eliot, oltre che dei
costumi, Gertrude Stein e Edith Wharton in Francia per l’inglese e i costumi degli
scrittori americani, libera qui, dopo quella di genere, la fantasia sessuale
adolescente e quella matura. Un tentativo di narrare il desiderio di tutto, e l’indecisione
a tutto. Con racconti non irriverenti, né provocanti.
Racconti senza pretese. Ma un
curioso precedente, a leggerli oggi, della prosa e i personaggi
che Salinger consacrerà tre decenni
dopo, col “Giovane Holden”, i “Nove racconti”,
“Franny e Zooey”.
Djuna
Barnes, I racconti di Lydia Steptoe,
Adelphi, pp. 45 € 5
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