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Il gioco guarisce l’avarizia
Della
serie Rai “Purché finisca bene”, cioè tutti felici e contenti. Un racconto
quindi scontato. Ma non senza attrattiva. Il Professore Importante Autore Celebre
di un manuale sull’avarizia alla ennemillesima copia venduta è un avaro. Da
Psicoterapeuta Principe si esorcizzerà all’incontro con l’esatto opposto, della
prodigalità sotto forma di ludopatia, di annullamento del valore del denaro
fino all’annullamento di sé. Il Professore Autorevole si impegnerà a curare la
ludopatia, non può fallire, non ha mai fallito, e se non altro guarirà dell’avarizia.
Appesantito
dall’estetica Rai, di comici che “fanno” i comici, etc., di macchiettisti
invece di caratterizzazioni, la storia si segue perché narrata secondo un
manuale di Psicologia, o psicoterapia, naturalmente l’ultima Grande Fatica del
Professore Autorevole: ogni personaggio o ogni svolta della narrazione è un
capitolo del manuale. Il racconto prende così un minimo di spessore – sorpresa,
interesse. Con un curioso scivolamento: centrato sul Professore, che domina
ogni inquadratura, purtroppo afflitto da un Watson-Sancho Panza invadente, il
film si anima con la co-protagonista (inutile dire quale ne sarà il ruolo)
Valeria Bilello, che vi introduce vivacità e (un minimo di) suspense.
Fabrizio
Costa, Digitare il codice segreto,
Rai 1
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