La multa è la legge
Le Poste avvisano la giacenza di una
multa raccomandata sotto la dizione “Atti giudiziari”. Mentre la multa è un atto
di potere e anzi di arbitrio. Non contestabile, se non nei modi e a discrezione della stessa
autorità che la impone. Nella patria del diritto.
Il vigile urbano, il meno preparato in
fatto di diritto di tutto l’apparato repressivo italiano, è quello – l’unico - legibus solutus: può imporre le multe che vuole, a discrezione (può variare
l’ammontare in base agli articoli del codice che sceglie di imputare), senza
responsabilità.
Una sorta di polizia sopra la legge. I vigili urbani, che si
assumono per sottogoverno, e si addestrano il minimo.
L’arbitrio in veste di legge.
Da qualche decennio con arbitrio totale anche
nella gestione dei punti patente. Ma qui, si può pensare, con la piccola mafia
delle scuole guida. Per delega, anzi per imposizione, del Parlamento – qui “la
legge” c’è.
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