L’orgasmo a distanza
Rilke,
che aveva impedito ai suoi vicini a Parigi di fare musica, così confessa, a
scoppi di collera (e di carta bollata?), finisce per teorizzarne il linguaggio
(suono) come l’anima del mondo, e della poesia – della ritrovata vena poetica. Il tutto
avviene qui, in una corrispondenza fitta che è una amitié amoureuse, un mese di scambio epistolare con un’ammiratrice sconosciuta, una pianista,
tra fine gennaio e fine febbraio 1914.
Un
rapporto intenso. Concettoso, ma anche di confidenze e ardori. Lei diventa “Benvenuta”,
rimettendo in moto, pensa il poeta, la vena inaridita. Un rapporto per lunghi
tratti insostenibile, orgasmico - le lettere di Rilke. Una sorta di
masturbazione mentale. Un Rilke, pure corrispondente facondo di signore e
signorine, qui come fulminato: esuma per Magda e le confida ogni sorta di
sogni, desideri, e problemi, familiari, infantili, creativi, glieli spiega e se
li spiega.
Uno
scambio di lettere lunghe e lunghissime, quelle di Rilke, importanti per precisare
tematiche e problematiche, spirituali e tecniche, di ispirazione e scrittura.
Che le curatrici del volume, Pina De Luca e Enrica Lisciani Petrini, analizzano
e commentano per esteso in introduzione, rispettivamente, e postfazione. Rilke scopre
il Tonkunst e trova nella musica la ragione
e il mezzo della poesia. Della musica non più “Crocefissione”, come lui la
sentiva, ma come “Resurrezione”, quale Magda gliela prospetta.
La
relazione scema e si chiude, con scarse appendici, dopo l’incontro personale,
fisico, lui quasi quarantenne lei trentenne. Rilke va da Parigi a trovare Magda
a Berlino, e poi l’accompagna in una serie di concerti, Jena, Monaco di
Baviera, Parigi e altre città. Dedicandole dei versi. La invita anche a Duino, dal
26 aprile al 5 maggio. “A Duino”, scrivono le curatrici in nota, “Rilke si era
a tal punto allontanato da Magda che la loro relazione si era sciolta. Nel
desiderio di reimmergersi nella solitudine, Rilke lasciò Venezia e andò da solo
ad Assisi. Magda rimase ancora per un po’ lì”.
Rilke
amava “l’amore a distanza”, spiega alla fine Lisciani Petrini - le basta il semplice,
inequivocabile, riferimento a “Il Testamento”, uno dei testi più noti del poeta.
“Certi
scrittori sono meglio nelle lettere che nei romanzi. Come Rilke, per dire”, è
il parere di Rosellina Archinto, editrice degli epistolari.
Rainer
Maria Rilke, Lettere a Magda, Mimesis,
remainders, pp. 155 € 7,50
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