Meglio l’asino che l’amante
Sulle
tracce di Stevenson, “In viaggio con un asino nelle Cévennes”, la maestra
Antoinette, un po’ svitata, insegue l’amante, che all’ultimo disdice la
settimanella di vacanze insieme per passarla con la famiglia, moglie e figlia,
su in montagna. Lo insegue in montagna, sul sentiero Stevenson. E con l’asino.
Ma - al contrario di Stevenson, che non era svitato ma inseguiva giovane un
amore assoluto, una signora americana già in età, che lascerà il futuro cammino
Stevenson quando lui vi arriva per inseguirla - senza il lieto fine. O forse sì:
Stevenson ritroverà l’amore della sua vita in America, la sposerà e ci vivrà
per sempre, Antoinette rinsavisce con l’asino – la saggezza dell’asino.
Novanta
minuti di riposo. Perfino l’incontro inevitabile con la famigliola dell’amante,
benché scontato, non crea tensioni. Si può fare un raccontino stravagante, di
paesaggi, piccole scene di piccoli personaggi, fra i terribili che si incontrano
nei “sentieri” organizzati, con un asino che fa l’asino – ma si sa che gli
animali sono di aiuto ai deboli.
Caroline
Vignal, Io, lui, lei e l’asino, Sky
Cinema
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