Mps costa 10 miliardi, e non bastano
La
decisione governativa di interrompere la cessione di Mps a Unicredit è stata
presa a freddo, è cioè determinata, anche se si prospetta molto cara. Il Tesoro
si addosserà, Bruxelles permettendolo (ma il presidente del consiglio Draghi vi
ha impegnato tutto il capitale di fiducia di cui gode), un aumento di capitale
da 4 miliardi. Più dei 2,5 prospettati un anno fa da Siena. In aggiunta ai 5,4
miliardi iniettati nel capitale Mps nel 2017.
Il
Tesoro inoltre caricherà di pesanti oneri tre sue aziende fiduciarie: gli
sportelli da cedere invece che da chiudere a Mcc, l’ex Mediocredito Centrale; le
garanzie sull’esposizione legale di Mps (processi in corso, per un costo
eventuale stimato in 6 miliardi) a Fintecna; subito 4 miliardi di crediti
deteriorati in capo a Amco.
Un
colpo di coda moto statalista, in perdita prevedibilmente per un’altra decina
di miliardi, in omaggio alla politica.
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