Ombre - 582
Si
assolvono i Talebani dalle stragi in moschea compiute dall’Is-K con kamikaze, se
ne fanno anzi vittime, mentre sono la stessa congrega, dei sunniti che dominano
e perseguitano gli sciiti, specie quelli della tribù Hazara. Che i Talebani non nascondono di avere perseguitato e perseguitare. All’improvviso
si vuole l’islam pacificato dopo quarant’anni di stragi – dopo Khomeiny. Per
fare piacere al papa, che pensa di avere convertito l’islam ad Abu Dhabi? Perché
Abu Dhabi, con Dubai, e l’Arabia Saudita, sono generosi e con-vincenti?
“Franco Baresi sapeva leggere lo spazio, le partite, i
movimenti degi avversari. Leggeva il gioco meglio di chiunque”, Werner Herzog
spiega a Romagnoli sul “Robinson”. È vero, in campo si vedeva. Specie a San
Siro, con le tribune sopra il campo. Ci voleva un tedesco, regista
apocalittico, ottantenne, a spiegare questa semplice cosa. Di cui nessuno si
era qui accorto – ne aveva scritto.
Il
“calcio del popolo” di Boris Johnson si arricchisce dei miliardi del fondo sovrano
saudita, dopo quelli del Qatar e dei ricconi russi, cinesi, egiziani, siamesi.
Questo Johnson sembra una macchietta e uno sbruffone, falso, sciocco (la sua gestione
del covid ha dell’incredibile), un po’ forforoso. Ma è l’Inghilterra.
Il
professor Galli, l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, di cui per tre giorni si sono pubblicate
presunte, presumibili, possibili, telefonate che avrebbero “aggiustato” un concorso
a primario, spiega a “la Repubblica”: “L’avvocato ha ricevuto poche carte, e
quando le ho lette mi sono cadute le braccia, ce ne sono alcune addirittura
fantasiose. Avranno delle intercettazioni, come ho appreso dai giornali, ma di
quelle non so veramente nulla”. I giudici hanno libero uso delle intercettazioni,
non fanno diffamazione?
Il
giorno dopo la notazione di Galli non ci sono più state telefonate da pubblicare.
Quindi le telefonate non arrivano alla rinfusa, troppo lavoro per i cronisti
giudiziari, che dovrebbero leggerle e sceglierle? Arrivano ai giornali giorno per
giorno? Col titolo?
L’Opec
– Opec+ di fatto, con l’inclusione della Russia – non ha aumentato la
produzione di petrolio per far aumentare i prezzi, si dice. In realtà l’Opec+ non l’ha
aumentata, ha spiegato, perché sconta una nuova ondata di contagi, e quindi un
nuovo crollo della domanda. Furbizia? Prudenza?
L’Opec+
ha comunque deciso di aumentare la produzione, di 400 mila barili al giorno a
novembre, (non molto, una super-petroliera,1,6-1,7 milioni di tonnellate) e in ogni mese successivo,
fino a settembre 2022. Anche considerato che il quarto trimestre dell’anno la
domanda diminuisce e non aumenta. I prezzi del greggio in Borsa e dei prodotti
petroliferi al minuto invece crescono di giorno in giorno per varie pratiche
speculative.
“Perché
a Macron serve l’Italia” è titolo di prima pagina del quotidiano “la
Repubblica”, per un articolo di Bernard –Henri Lévy. Sbadataggine? Provincialismo?
Spocchia francese? Per dire che Macron
ha bisogno dell’Italia si dice il contrario, che gli conviene asservire
l’Italia – Macron, chi era costui, un altro Carlo VIII?
L’ex
ministro Manfredi stravince a Napoli con tredici liste. Come già De Luca alle
Regionali. Il voto di Napoli è sempre legato – alla famiglia, al vicolo, al
compare, allo spicciafaccende. Il voto di sinistra: la sinistra fa uso della
dipendenza, invece della destra?
“Celebrazione”
del voto di domenica nel centro-sinistra. Tg 1 e Sky Tg 24 allineati. In un
voto che ha solo confermato le posizioni – alcune delle posizioni, altre sono
ancora aperte. C’era la paura di perdere tutto, e il sollievo è forte. In una campagna
elettorale in cui la destra, senza Berlusconi, è solo divisa – i Fdi non votano
il candidato Lega, i leghisti non votano i candidati Fdi, e pochi in totale
votano.
Celebra
perfino Conte anche se il voto spazza via il suo partito, i 5 Stelle - resiste a Roma, ma è la ex sindaca Raggi contro il partito, e contro Conte.
Il
Pd celebra le vittorie degli altri, di Sala a Milano con la sua propria lista,
e a Napoli di un candidato, Manfredi, che con le liste sue personali, una
decina, ha raccolto più dell’asse Pd-5 Stelle.
Singolare,
perfino incredibile, una novità assoluta, l’attacco di Galli della Loggia – e
del “Corriere della sera”? - al papa sul processo Becciu. Che lo storico appaia al
processo Dreyfus – il papa dunque come i generali razzisti della terza Repubblica
Francese. Ma è vero che il papa ha condannato il cardinale Becciu quattro o
cinque volte, e praticamente spretato, senza che il processo si facesse. E che al
processo l’accusa pretende di non ammettete testimoni dell’accusato e non vuole
che chi lo accusa sia controinterrogato.
In
effetti è un processo, si apprenderà poi, in uno dei rarissimi servizi giornalistici,
che il tribunale deve giudicare senza avere accesso agli atti. Proprio così:
non ha diritto agli atti la difesa, e nemmeno il giudice. Che è Pignatone, l’ex
Procuratore Capo della Repubblica Italia a Roma e a Reggio Calabria. Cosa (non)
si fa per la gloria – dei cieli?
Singolare
anche il silenzio dei cronisti di nera, che pure vivono di queste cose, sullo
scandalo sollevato dallo storico. Il giorno dopo, due giorni dopo, nessun
commento, nessuna indiscrezione, nessun follow-up
dello stesso giornale, come avviene di norma. Dev’essere stata dura per
giornalisti che vivono di queste cose, scandali e chiacchiere di scandali –
interrogarsi, ipotizzare chi è Galli della Loggia, chi lo muove, se davvero
Pignatone giudica senza gli atti, etc. . Si vede che il fronte media del papa è
compatto. La chiesa finalmente, dopo un secolo e mezzo, ha la libertà
d’opinione al seguito.
Le
squadre di Roma, Roma e Lazio, sono temperamentali: una volta giocano e una
volta no – sono dispersive, la città distrae i calciatori. Sarri non lo sa, e
accusa della periodica débâcle il
calendario ravvicinato, solo 62 ore tra due partite. Lo stesso giorno che il
Rennes, undicesimo in campionato francese, 9 punti contro 24, allenato da uno
sconosciuto Génésio, con gli accenti, terrà all’origine italiana, ha sconfitto 2-0
il Paris Saint-Germain, che paga i suoi calciatori venti volte di più, e
non perdeva, anzi vinceva sempre, da otto partite, 62 ore dopo aver battuto di
netto in Olanda il Vitesse.
L’unico
allenatore che ha vinto a Roma, Capello, usava il bastone, altro modo non c’è
di far correre le squadre.
L’Inter
ha vinto il campionato col passivo record per una squadra di calcio, 245 milioni
– 348 milioni, altro record, nel biennio 2019-2021. Con gli ingaggi o stipendi ancora da pagare. Ma non c’è problema di fair
play finanziario: l’Inter può vincere.
Nessun commento:
Posta un commento