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Eco enigmista
Eco
soprattutto si divertiva, e dei giochi linguistici, che qui propone, dice di
avere un “fondo privato, e inedito, ricchissimo” – anche se poco utilizzabile
(“alcuni sono semplici variazioni su modelli ormai usurati, altri sono
estemporanei e scipiti, altri ancora troppo osceni” – ma qui non ne mancano).
Il lettore si diverte meno, anche col “quadrato magico” del titolo, ma certo la
produzione è notevole.
Qui
c’è un “Dante all’indietro”, a ritroso: tre canti dell’ “Inferno”, tra cui il
XXXIII (“La bocca sollevò dal fiero pasto”) fieramente porno. Effetto ripetuto, naturalmente, nel “Monica” (Lewinsky), collage di titoli che vari autori, da Shakespeare,
Verdi e Collodi a Sergio Leone, e a Pietro Valpreda, Eco fa dedicare all’affare.
E molti esercizi da enigmista. Seriosi invece i “38 consigli di buona
scrittura” (ricavati in rete, annota Eco onesto, in inglese, e solo leggermente
adattati in traduzione).
Umberto
Eco, Sator arepo eccetera,
nottetempo, pp. 77 € 7
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