Ombre cinesi – 2
Il plenum del Comitato Centrale del partito
Comunista Cinese, la riunione annuale, si tiene a porte chiuse.
Il plenum è chiamato il conclave del Pcc,
di 376 membri. Eletti, ma di fatto cooptati dal presidente in carica, Xi
Jinping.
Il “pensiero del presidente Xi” è, come
già quello di Mao, nei libri di testo a scuola, e anche nella Costituzione.
Il linguaggio veicolato dal presidente
Xi nella presentazione del plenum fa dire di stesso: “Il plenum che porterà il
Partito verso un nuovo viaggio, determinato e d’azione, dai sentimenti e dai
pensieri profondi, che lavora senza mai fermarsi”. Il culto della personalità, nel 2021.
Zero covid è la politica della Cina.
Come anche dell’Australia, la Nuova Zelanda e Singapore, ma inflessibile. I
viaggiatori in entrata vengono anche fotografati.
Il primo ministro Li Keqiang ha
ordinato alle due regioni produttrici di carbone, Shanxi e Mongolia Interna, di
“fronteggiare la crisi di approvvigionamento energetico del paese”. Cioè di incrementare la produzione. Ufficialmente la Cina è impegnata
negli accordi internazionali alla “neutralità carbonica” entro il 2060,
progressivamente a partire dal picco di emissioni previsto nel 2030. Ciò
comporterebbe la chiusura di 600 centrali elettriche a carbone. Ma il programma
di decarbonizzazione non è una priorità del governo.
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