Cronache dell’altro mondo (152)
La cancel culture abolirà il Thanksgiving, la festa per eccellenza
degi Americani? Non si osa, ma sarà inevitabile: si rende grazie per una
conquista, a danno delle tribùi amerindie, consumando cibi autogeni, sottratti
agli indiani: tacchino, mirtilli (ossicocco), patate, mais, fagiolini, carote,
zucca, novi pecan, ananas. Alla prima festa dei Padri Pellegrini, un anno dopo
lo sbarco, furono invitati i nativi. Ma poi no.
Si
attende con fiducia, anche dai gruppi pro-aborto, la decisione della Corte Suprema
che limiterà il
tempo massimo dal concepimento entro il quale poter abortire legalmente. Chiamata
a
pronunciarsi
sulla validità della sua stessa giurisprudenza in caso di aborto, il caso Roe vs. Wade del
1973, la Corte Suprema deciderà ad horas quasi
certamente per una limitazione dei tempi massimi
dal concepimento entro i quali poter abortire. Il caso è posto da
una legge del Mississippi
che vieta l'aborto dopo la quindicesima settimana.
La
materia è regolata dagli Stati, e la decisione della Corte nel 1973 ha alimentato
una sorta di dissoluzione
del sentimento nazionale, di sospettosità locale verso Washington, e di decisioni disparate
dei vari Stati, per cui una nuova normativa della Corte Suprema è auspicata.
Anche se la maggioranza
della Corte è ora conservatrice: meglio una norma federale che sia accettata
che una situazione
di divisioni e disordini.
La
decisione del 1973 fu presa dalla Corte Suprema a maggioranza larga, 7-2. Sulla
base del Quattordicesimo
Emendamento della Costituzione, della libera scelta di ciò che attiene alla
sfera intima
dell’individuo, senza più la necessità di violenza subita o rischio di vita, o malformazione del feto. Fino
al tempo in cui il feto è
in grado di vita autonoma - cioè a 24-28 settimane dal concepimento, a seconda
delle scuole di
medicina.
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