martedì 7 dicembre 2021

Cronache dell’altro mondo (152)

La cancel culture abolirà il Thanksgiving, la festa per eccellenza degi Americani? Non si osa, ma sarà inevitabile: si rende grazie per una conquista, a danno delle tribùi amerindie, consumando cibi autogeni, sottratti agli indiani: tacchino, mirtilli (ossicocco), patate, mais, fagiolini, carote, zucca, novi pecan, ananas. Alla prima festa dei Padri Pellegrini, un anno dopo lo sbarco, furono invitati i nativi. Ma poi no.

Si attende con fiducia, anche dai gruppi pro-aborto, la decisione della Corte Suprema che limiterà il tempo massimo dal concepimento entro il quale poter abortire legalmente. Chiamata a
pronunciarsi sulla validità della sua stessa giurisprudenza in caso di aborto, il caso Roe vs. Wade del 1973, la Corte Suprema deciderà ad horas quasi certamente per una limitazione dei tempi  massimi dal concepimento entro i quali poter abortire. Il caso è posto da una legge del Mississippi che vieta l'aborto dopo la quindicesima settimana.
La materia è regolata dagli Stati, e la decisione della Corte nel 1973 ha alimentato una sorta di  dissoluzione del sentimento nazionale, di sospettosità locale verso Washington, e di decisioni disparate dei vari Stati, per cui una nuova normativa della Corte Suprema è auspicata. Anche se la maggioranza della Corte è ora conservatrice: meglio una norma federale che sia accettata che una situazione di divisioni e disordini.
La decisione del 1973 fu presa dalla Corte Suprema a maggioranza larga, 7-2. Sulla base del Quattordicesimo Emendamento della Costituzione, della libera scelta di ciò che attiene alla sfera intima dell’individuo, senza più la necessità di violenza subita o rischio di vita, o malformazione del feto. Fino al tempo in cui il feto è in grado di vita autonoma - cioè a 24-28 settimane dal concepimento, a seconda delle scuole di medicina.

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