Cronache dell’altro mondo – impero delle conoscenze (158)
L’America si qualifica capitale delle conoscenze. Per numero di
premi Nobel. Per numero di studenti stranieri. Per investimenti nella ricerca,
in assoluto e in proporzione al pil, al prodotto interno lordo.
I premi Nobel americani sono 400. Al secondo posto a lunga
distanza la Gran Bretagna, che ne annovera 138 – seguono la Germania, con 111,
e la Francia con 71.
In contrazione in questi ultimi due anni, ma gli studenti
stranieri in America, tra licei, università, master e dottorati, è di un
milione abbondante. Con un apporto finanziario stimato annualmente sui trenta
miliardi di dollari.
Diecimila studenti provengono dall’Iran, paese che fa
dell’antiamericanismo la sua politica.
Il maggior numero di studenti stranieri in America è cinese, 320
mila – 350 mila con Taiwan. Seguono gli indiani, 170 mila. Dal mondo arabo,
Medio Oriente e Nord Africa, provengono 100 mila studenti - malgrado il blocco
dei visti introdotto da Trump contro sette paesi islamici abbia colpito Libia e
Siria, che mandavano in America molte migliaia di studenti.
Alcuni dei terroristi del’11 Settembre erano stati formati in
America. Anche all’addestramento al volo.
Gli Stati Uniti investono in Ricerca e Sviluppo poco meno di 1.900
dollari pro capite – seguono la Germania, con1.600, e il Giappone con 1.400.
La Cina spende 350 dollari. Una cifra pro capite bassa, che
moltiplicata per la popolazione fa un grande totale, ma sempre inferiore a
quello americano. Su un ammontare mondiale di investimenti in ricerca che l’Unesco
calcola in 1,7 trilioni di dollari, poco meno di un quarto è americano, 476 miliardi,
con 4.200 ricercatori per milione di abitanti – la Cina viene seconda con una
spesa totale di 346 miliardi, con 1.100 ricercatori per milione di abitanti.
Da sermpre capitale dell’0intrattenimento, gli Stati Uniti modellano
la fantasia mondiale, attraverso il cinema, la musica pop, e ora i
serial-pay-tv. Creatori delle credenze mondiali, del modo di essere.
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