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Il partito degli affari
Al Pd manca una lettera, il Partito
Degli Affari? Non ha fatto nulla la giunta Gualtieri in due mesi a Roma: spazzatura?
trasporti? Ha però trovato il tempo subito di favorire gli affari: il grande commercio
e il trasporto privato, dei trasportatori privati. Ha chiuso il Centro Storico al
traffico per il mese delle spese e del turismo natalizi, con la scusa
dell’ambientalismo, che tutti sanno coprire l’ecommerce e i centri comerciali. E
ha decretato una serie di domeniche ecologiche, anche quelle con l’intento di
favore l’ecommerce, che viaggia comodo su auto elettriche.
Non è da ora, è da sempre che il Pd
favorisce gli affari, i grandi interessi. Sotto le bandiere della modernizzazione.
Dalle lenzuolate di Bersani, ora arcigno comunista trinariciuto, che annientarono
il negozio sotto casa, contrassegno della civiltà italiana, della vita a piedi,
a vantaggio dei grandi centri commerciali. Che non offrono migliore qualità né
prezzi calmierati, ma sono monumenti ai non-luoghi, dove recarsi in automobile,
meglio se suv. Tutto il contrario dell’ambientalismo – la contraffazione della
storia, che parallelamente l’altro compagno Berlinguer cancellava dagli
studi. Big business. Lo stesso ora, con
l’elettrificazione forzata della circolazione. A spese dello Stato, cioè nostre
L’inquinamento auto andava e va combattuto col trasporto pubblico, ma di questo
solo annunci.
Le lenzuolate e le chiusure sono effetti
di stoltezza o di corruzione? Di stoltezza no, ci sono teste pensanti dietro. E
comunque la corruzione finisce che bisogna augurarsela, tanta stupidità sarebbe
angosciante.
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