Appalti, fisco, abusi (214)
Si appaltano i lavori per
il restauro della base del monumento a Garibaldi sul Gianicolo a Roma. A tre ani
e mezzo dal danneggiamento – invisibile a occhio – provocato da un fulmine o
temporale. Tre anni e mezzo di opere provvisionali a recinzione-protezione del
monumento – pagate? L’appalto verrà eseguito fra tre mesi.
Nelle
mura aureliano prospicienti il Gianicolo la caduta di un sasso ha portato a
metà dicembre alla chiusura della porta di accesso al quartiere Monteverde
Vecchio – nelle mura era stata praticata un’apertura, gli “archi”. La zona è recintata,
la principale via d’accesso al quartiere. Con deviazione del traffico, e dei
mezzi di trasporto pubblico che collegano il quartiere, una vasta area che
scende fino a Trastevere, al Centro-Est della città. Senza che niente sia stato
fatto o predisposto – uno studio, un restauro. Se la caduta del sasso è
minacciosa, non si dovrebbe accertare subito l’entità del danno?
Accanto a
questi “archi”, un ingresso alla villa Sciarra è stato chiuso per sei anni, per
analoga caduta. Ora, dopo sei anni, il cancello è stato riaperto, ma tenendo recintato il pilastro dove si era manifestato il danno. In sei anni non è stato fatto nulla, una
indagine, uno studio.
Nello
stesso quartiere, in area adiacente, sotto le mura Aureliane, un cantiere Italgas
occupa da due mesi un incrocio, operativo uno-due giorni a settimana, per
scavare buche enormi, che poi si richiudono, per scavarne un’altra accanto.
Deviando la circolazione, fatta di sensi unici, contromano rispetto alla segnaletica,
rimasta immutata. Un invito all’incidente, senza che la polizia urbana si sia
mai fatta vedere. Tutto, per fare gli interessi dell’impresa appaltatrice: senza sorveglianza, controllo, collaudo – un appalto
infinito? Italgas è pure un’azienda pubblica.
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