Appalti, fisco, abusi (215)
Con la discussa
acquisizione Sai-Fondiaria, Unipol, l’assicurazione della Lega delle cooperative,
è diventata la prima nel ramo danni. Con la maggioranza di Bper, l’ex Popolare
Emilia Romagna, che a sua volta acquista Carige, e con la maggioranza relativa
della neo spa Popolare di Sondrio, sorpassa Unicredit per numero di sportelli,
bancari e di bancassurance. Secondo gruppo italiano. Per virtù della politica?
Certamente
sì nel fallimento pilotato della vecchia proprietà Sai. L’acquisto di Carige, respinto
dal Fondo Interbancario Tutela Depositi su basi tecniche, si fa per decisione
della Banca d’Italia, cioè del governo.
L’app My
Tim e l’analogo sito si rifiutano di iscrivere l’addebito della bolletta in
automatico sul conto bancario, procedura che si penserebbe sia nell’interesse
dell’azienda.
Bisogna ricorrere
all’agenzia Tim, dove un impiegato servizievole impiega 28 minuti, mezzora
delle sue sette ore di lavoro, per la pratica.
Venticinque
dei 28 minuti sono presi dai tentativi di addebitare la bolletta su carta di credito,
come è previsto dal prospetto. Tim non accetta Visa, Mastercard, American
Express. Cioè non accetta carte, solo addebiti sul conto (purtroppo non contestabili,
se non attraverso una procedura legale), mentre dice il contrario.
L’inefficienza
va di pari passo con l’imbroglio.
Poste
Italiane consegna la raccomandata indirizzata al patronimico seguito da un solo
nome di battesimo. La raccomandata rivelandosi un vaglia, a validità temporale
ridotta, di cui si chiede quindi il cambio, Poste Italiane si rifiuta di pagarlo
perché sul documento d’identità il patronimico è seguito da due nomi di battesimo.
Detto nel linguaggio di Poste Italiane: perché ha consegnato la raccomandata, se
l’identità non è sicura?
La consegna
della raccomandata estingue il debito di chi ha inviato il vaglia. Mentre Poste
Italiane, con questo semplice trucco, si tiene l’ammontare pagato.
Nessun commento:
Posta un commento