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Contro i pidocchi dell’animo
Gli ulivi della Puglia,
aggrediti dal pidocchio, contro il quale nessun insetticida incide, fanno da controparte,
rocciosi, millenari, rinsecchiti, a una ragazza fresca di studi di agronomia,
figlia disciplinata, nipote amorevole, e determinata. A trovare l’insetto in
grado di aggredire il pidocchio. Quando pensa di averlo trovato, il padre ha
dato in affitto i terreni, “sono tre anni che non producono niente”, a “persone
che sanno”. Che ne fanno la discarica notturna di rifiuti industriali velenosi.
Una trama semplice
per un racconto di atmosfere. Notturne per lo più. Scandite con lentezza. E di
un mondo che è molto meridionale – affettuoso ma di nessun civismo, chiuso e
cupo per i giovani, passivo più che rassegnato - e molto femminile: di complicità
e di volontà, di iniziativa. Di immagini notturne per lo più, grigie, di un mondo
che si ritrae e si fa abbandonato. Misteriosamente attraenti: all’ombra delle
cimini ere remote, in un mondo di riti ormai spenti, i carri allegorici, i
fuochi, le frasi fatte, si consumano le ingenuità, le aspettative, i disegni di
pulizia dei giovani.
Un film che in
sala è andato deserto, ripreso da Sky
Danilo Caputo,
Semina il vento, Sky Cinema
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