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Cronache dell’altro mondo – complottarde (163)
A un anno
dall’assalto al Congresso dei manifestanti pro-Trump si cerca di fare di Trump
il capo dell’insurrezione. Di un attacco preordinato: un complotto di Trump
contro le istituzioni democratiche. Vi sono impegnati il partito Democratico,
svogliatamente, e con impegno i media –
tv,
giornali, social. Gli stessi che criticano la psicosi debordante del complotto.
Negli anni
1960 tre film di largo pubblico, con ottimi attori e registi di fama, “Il
dottor Stranamore”, di Kubrik con Peter Sellars, “Sette giorni a maggio”, di
John Frankenheiner con Burt Lancaster, Kirk Douglas, Ava Gardner, Martin Balsam
et al., e “A prova di errore” (“Fail Safe”), di Sidney Lumet con Henry
Fonda e Walter Matthau - rifatto per la televisione nel 2000 - prospettavano un
colpo di mano militare contro i egoverno degli Stati Uniti. Erano di dopo
l’assassinio di Kennedy, ma prima dell’avvento di Nixon – che con Kissinger e
il Watergate avrebbe saturato l’opinione del golpe. “Sette giorni” e “A prova di
errore” erano derivati da romanzi del 1962.
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