venerdì 14 gennaio 2022

Cronache dell’altro mondo – di colore (165)

La cantante Nadine Sierra, nata in Florida da padre portoricano e madre portoghese, ricorda su “la Repubblica” una cena in America “con una ricca sostenitrice del teatro d’Opera”. La signora “ce l’aveva con la «feccia» portoricana”. Nadine le ha fatto presente di essere di padre portoricano. L’effetto è stato che “mi ha indirizzato uno sguardo vuoto, evitando di rivolgermi la parola per il resto della serata”.
Hanya Yanagihara, scrittrice americana, spiega a Anna Lombardi sul “Venerdì di Repubblica”: “L’idea degli Stati Uniti come di un luogo che accoglie tutti è solo un mito”. Yanahigara, figlia di migranti nippo-coreani alle Hawai, è romanziera affermata negli Usa, il suo ultimo romanzo viene promosso in contemporanea mondiale (per l’intervista con Lombardi ha ben quattro pagine, benché abbia da dire poco), e dirige da cinque anni, ne ha 47, un supplemento del “New York Times”, “T Magazine”, per “una lettura sofisticata”, di musica, arte e moda.
Yanagihara vive a New York, dove è passata di successo in successo, da ventisei anni. “Non la amo”, dice, “la vita è orribile”.  
Per prima cosa il nuovo sindaco di New York, Eric Adams, democratico, poliziotto pensionato, secondo sindaco afroamericano della città della mela, dopo David Dinkins trent’anni fa, ha nominato una afroamericana a capo della Polizia, e suo fratello Bernard, poliziotto pure lui pensionato, vice-capo - ma con lo stipendio di 240 mila dollari l’anno.
Per seconda cosa il sindaco Adams ha annunciato un’ordinanza per dare il diritto di voto amministrativo a 800 mila residenti senza cittadinanza
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