Il ritorno del mattatore, di parola
Un padrone-padre, tutto azienda, anche capace, al tempo dei
diritti, che pure andrebbero rispettati - “El buen patrón” è il titolo originale. Una sfida riuscita per Xavier Bardem,
che regge le due ore del film dalla prima all’ultima scena – probabile Oscar come attore
protagonista (benché un solo attore non di lingua inglese ci sia riuscito in quasi
cento anni, Benigni). Una “commedia all’italiana”, in cui si sorride soffrendo.
Con un retrogusto reazionario, a fronte dell’operaio licenziato contestatore,
dell’immigrato arabo stimato ma sfottente.
Torna il mattatore
– è il terzo o quarto film in programmazione che si regge sulle arti del
protagonista, assorbente, in famiglia, al lavoro, in scena. Torna al cinema, in
forma di pièce teatrale, molto parlata, filmata. Economica anche, reggendosi
inquadratura per inquadratura su un solo attore, con pochi e sbiaditi comprimari
– che forse per questo piace a Nanni Moretti, che lo programma nel suo cinema.
Un cinema di parola anche, chi l’avrebbe detto. l’immagine vi è sussidiaria.
Fernando León de
Aranoa, Il capo perfetto
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