sabato 29 gennaio 2022
Il viaggio di Dante lo facevano in tanti
“Il viaggio nell’oltretomba non aveva nulla di originale in sé e peer sé. A parte l’«Eneide» di Virgilio, il turismo ultraterreno era in gran voga fra gli scrittori del Duecento, e non soltanto fra quelli cristiani. Secondo alcuni esegeti, Dante avrebbe derivato la sua idea dalla letteratura araba, che di storie simili ne aveva a bizzeffe. C’era il racconto del viaggio di Maometto in cielo, c’era la leggenda persiana dell’ascensione di Arda Viaraf, c’era soprattutto il «Futuhat» di Ibn Arabi, con una meticolosa descrizione dell’inferno e del paradiso che somigliano molto, quanto ad architettura, a quelli della «Commedia»”. Così, con semplicità anche se non con precisione veniva sciolta in anticipo, nel 1964, la questione che tanta filologia illustre ha tenuto impegnata, Maria Corti, “Dante e l’islam”, eccetera – e ci avrebbe risparmiato, se ancora si leggesse, i “Dante ha copiato” della cyberscuola.
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