Misteri massonici, e rivoluzionari
Hegel e Hölderlin,
giovani precettori dopo il seminario insieme a Tubinga, il futuro filosofo a Brema,
il poeta da varie località, Jena, Stoccarda, Francoforte, dialogano per lettera
tra il 1794 e il 1796, incitandosi reciprocamente a “lavorare”, secondo le
rispettive ambizioni, e cercando – Hölderlin per Hegel – una migliore
sistemazione a Francoforte. Il ritratto di una forte amicizia, estratto dalle
lettere di Hölderlin. Delle difficoltà in cui vivevano i giovani universitari
che non potevano accontentarsi della borsa di studio da dottorato, con prospettiva
di ricerca\insegnamento, – e quindi si impiegavano come istitutori presso le famiglie
abbienti – un lavoro ben retribuito ma, in termini odierni, deprimente.
L’ultima fatica probabilmente
di Luciano Parinetto, il filosofo e musicologo bresciano. Che il ritratto dei due
giovani organizza attorno a una breve scelta dell’epistolario di Hölderlin. In
particolare attorno al poema “Eleusi”, che Hegel spedì a Hölderlin nell’agosto
del 1796. Un recupero della tradizione misterica, che Parinetto spiega con sicuri
riferimenti massonici, comuni a entrambi. Così come entrambi condividevano gli
impeti rivoluzionari che venivano dalla Francia. Al coperto, anche questi.
Parinetto vanta per questa edizione la prima traduzione del carteggio superstite Hegel-Hölderlin, e la prima traduzione del poemetto hegeliano in endecasillabi.
G.W.F. Hegel-J.C.F.
Hölderlin, Eleusis, carteggio, Mimesis, pp. 91 € 5,90
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