Ombre - 597
Carlos
Tavares, ad di Stellantis (Fiat-Peugeot): “Un anno fa ho notato che in Italia il costo di produzione di un’auto era
significativamente più alto, a volte il doppio, rispetto alle fabbriche di
altri paesi europei, nonostante un costo del lavoro più basso. Questo ha a che
fare con l’organizzazione della produzione”. Dopo la cura Marchionne, la Fiat
era ancora all’Ottocento.
“Un problema particolare che riguarda l’Italia è il
prezzo fuori misura dell’energia”, spiega ancora Tavares. Terreno di pascolo,
si sa (ma non si dice), per tutto il sottogoverno. Specie per quello democristiano,
l’energia è “bianca”, ma non solo. Senza cuore, bisogna però dire: come si fa a
far pagare il kWh il doppio che fuori d’Italia, anche all’industria? Mettendoci
dentro perfino degli “oneri di sistema”, il finanziamento, legale, abbondante, che
paghiamo in bolletta ai compagnucci della parrocchietta che piantano qualche
pala eolica, di seconda mano
Il
dentista che si fece vaccinare su un braccio finto, di silicone, per paura di
una puntura, riapre lo studio. Ma che dentista è, che deve fare le delicate iniezioni
anestetiche in sulle gengive ai pazienti? Si va dal dentista alla cieca?
Fanno
un po’ pena le Generali preda infine della finanza cattolica – la Fondazione Del
Vecchio è scesa a Roma in campo, con la Fondazione Sanità Cattolica del Vaticano,
contro i predatori ambrosiani. Fanno pena perché sono preda di un gioco di
potere, non di un investimento, di un rilancio, di una prospettiva.
Già
vent’anni fa Generali furono oggetto di scalata cattolica, a opera di Bazoli. Bloccato
da Antonio Fazio, governatore della Banca d’Italia, allora grande azionista –
un altro cattolico, ma dello stampo sturziano, “popolare”. Che per questo poi
finì all’inferno: l’anima cattolica è sempre e solo di potere.
È
affascinante - romanzesca dopo lo sdegno - la campagna di Berlusconi per farsi
presidente della Repubblica. A 85 anni. Malato. Condannato. Tirato in ogni
piega del viso, e probabilmente del corpo, fino quasi all’immobilità. Un uomo
solo, evidentemente. Senza figli, che pure ci sono, che lo aiutino. Senza amici,
che pure ci sono, Confalonieri, Dell’Utri, Verdini.
È però
strano che i media, che per trent’anni hanno maltrattato quest’uomo, prospettandolo
ladro, corruttore, evasore fiscale, stupratore, di minorenni, ne discutano (rispettino)
la candidatura al Quirinale. Quanto di più sciocco e ridicolo. Solo il potere
conta: il “realismo” del potere, che è ciò che unisce gli (ex) democristiani con
gli (ex) comunisti. Tutti persi, come Berlusconi?
Singolare
anche la mancanza di autonomia, di giudizio politico, degli atri capi del centro-destra,
Salvini, Meloni, Toti eccetera. Come se non sapessero che la candidatura Berlusconi
è una trappola – alla quarta votazione avranno un presidente che non hanno
scelto. Non sapersi regolare nei confronti di un leader vecchio e fuori dal
mondo è perfino incomprensibile, più che una mancanza di senso politico, di leadership.
Si
tace del Kazakistan che è centro di snodo, ferroviario, autostradale, della via
della Seta cinese terrestre. E che Putin, ristabilendo l’ordine, ha gettato un ponte
più solido con la Cina.
Si
tace anche che la Lituania, sfidando Pechino col riconoscimento di Taiwan,
certifica l’improba difesa di Putin, dell’“assedio” che la Russia subirebbe dai
paesi Baltici, oltre che dall’Ucraina. La politica estera non fa notizia? E
come se la fa.
Non è
vero che il sindaco di Roma Gualtieri nei suoi primi cento giorni ha solo
promosso i netturbini e i compagnucci della parrocchietta (un centinaio di
trombati di partito li ha fatti consulenti): ha anche rimosso tremila cestini
della spazzatura, commissionati da Raggi a un architetto non della parrocchia.
Però,
sembra di sognare - Gualtieri è anche un professore, di storia.
Il Csm,
che pure il presidente Mattarella presiede, continua a varare nomine, a capo
della Cassazione dopo la Procura di Roma, che sono regolarmente cassate dal
Consiglio di Stato, per la forma e per la sostanza. Nomine irrituali, e anzi
illegali, contro le procedure e i titoli, e tutte di parte politica, di
Magistratura democratica.
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