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Ombre cinesi
Ufficialmente i contagiati covid nel continente cinese si contano,
2.930 negli ultimi 14 giorni a venerdì 21. Meno delle metà dell’Italia, 2.440
negli ultimi sette giorni, a ieri sabato. In virtù, si spiega, delle regole
stringenti che un regime politico duro come quello cinese può imporre: restrizioni,
lockdown, blocco dei viaggi, controlli veri. Ma i casi segnalati, su una popolazione
di un miliardo e mezzo, poco meno, sono niente.
Non si può nascondere invece che l’economia cinese ha rallentato, nel
2020 e nel 2021, rispetto agli Stati Uniti e all’Europa, e proprio quando la
domanda di manifattura cinese, “pronta, rapida e conveniente”, si accresceva per
il vasto e lucroso comparto anti-covid. L’indice di “normalità” costruito dall’
“Economist” mostra l’economia cinese in decrescita continuata da gennaio 20121
a gennaio 2022, sola tra le grandi economie. Che tutte hanno ripreso al 60-80
per cento il livello pre-pandemia. Mentre la Cina (col Vietnam) registra un’economia
ancora in contrazione.
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