Parabola del figlio, uomo come me
La riscoperta di
un narratore umbratile, degli anni 1920-1940, tanto da dileguarsi anche dalla memoria, con
questo breve racconto esumato dal lascito al fondo Vieusseux. Di un narratore e
poeta ai suoi anni molto stimato negli ambienti fiorentini, delle riviste “Solaria”,
“Pan”, Letteratura”.
Il fondo Vieusseux
censisce 450 autografi di testi narrativi, teatrali, poetici di Loria, e una
vasta serie di traduzioni, cinquanta di testi di Bernard Berenson, e una quindicina
di altri autori. Altri autografi loriani al Fondo Vieusseux sono alla sezione
intitolata ad Alessandro Bonsanti e alla sua rivista “Letteratura”.
Un muratore in
bilico su un tetto, per riparare il camino, avverte con l’età l’insicurezza e
un po’ di vergini. Finché “il rumore di una finestra aperta lo sorprese e gli
fece rivolgere lo sguardo alla facciata. Era apparsa nell’inquadratura una donna
tutta nuda”. Curiosità, sconcerto. E la vista del figlio, venuto con lui a reggergli
la scala, che, “immobile come un alberino coperto di cenci grigi”, dal prato
anche lui “guardava la donna nuda”. La finestra si richiude, il ragazzo scompare
dentro un boschetto, il muratore scende rapido a cercarlo, immaginandolo in intimità,
seppure fugace, con la bella donna alla finestra – “rassegnato ad ascoltare la
pudica menzogna di un altr’uomo come lui”.
Arturo Loria, Il
muratore stanco, free online
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