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A tutta rendita
La pandemia prima dell’inflazione
ha rilanciato l’economia rentier, che è anche il grande business
delle banche: l’emissione e la vendita dei titoli di debito, le obbligazioni,
in aggiunta al credito. Il tutto in un quadro, finora, di forte espansione
monetaria.
Il “Financial Times” ha calcolato
che nel 2021 la liquidità delle società quotate si è accresciuta di ben il 17 per
cento, per un totale di 12.100 miliardi di dollari. Di cui solo poco più di un
decimo, 1.440 miliardi, è stato coperto con la vendita di azioni. Le emissioni
obbligazionarie hanno totalizzato 5.500 miliardi di dollari, il credito 5.160. Quasi nove decimi del nuovo capitale si paga
insomma con interessi e cedole, la miniera delle banche.
Molta liquidità è ancora in
parcheggio, in conto, inutilizzata – è il lamento che più si sente. Mantenersi
liquidi è la prima reazione del piccolo risparmiatore, anche del medio, in
tempi di incertezza. Ma più che crescere di quasi il 20 per cento non è
possibile per l’“economia della rendita”.
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