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A tutto debito
Dopo
un primo balzo a seguito della crisi bancaria nel 2007-2007, ora, dopo i
lockdown e i “ristori” in tutti i paesi dell’Ocse, i paesi industrializzati, il
debito cresce il doppio o il triplo da un paio d’anni del pil.
Nel dibattito a Bruxelles sul Patto
di stabilità, il consenso è per abbandonare il parametro del debito pubblico
sancito a Maastricht, col limite al 60 per cento del pil: il nuovo parametro
sostenibile sarà al 100 per cento del pil.
Sempre più viene in considerazione
anche il debito totale, non più il debito pubblico, come base di valutazione
della sostenibilità, come chiedeva Tremonti, il ministro del Tesoro di Berlusconi.
Con questo parametro (che avvantaggerebbe l’Italia, nel privato risparmiosa più
che indebitata, in beni mobili e immobili) le economie maggiori, Stati Uniti e
Cina, sarebbero sovrastate da un debito totale superiore al 300 per cento del pil.
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