lunedì 7 febbraio 2022
Ombre - 600
Il confronto
con gli Usa è peraltro reale, non gonfiato, sulla redditività. La redditività è
“mediamente al 7-8 per cento in Europa e al 13-14 per cento negli Stati Uniti”.
Le capitalizzazioni di Borsa non sono forse nemmeno gonfiate.
L’impressione è netta che Biden tenta di risollevarsi
dalla vergogna dell’Aghanistan come in “Sesso e potere”, come nel film: inventandosi
una guerra, in Ucraina. Umiliando la Russia che voleva invadere l’Ucraina e lui
glielo ha impedito. Mandando tremila soldati in Europa. Non in Ucraina, a confrontarsi
con la Russia (3 mila soldati?), ma dispersi nelle varie basi americane in Europa.
In Italia, caso unico in Europa, viene creduto.
“Follia e speculazioni”, dice il Cremlino di Biden.
Dei tremila (3 mila?) soldati mandati da Biden in Europa a salvare l’Ucraina.
Finirà che dobbiamo credere a Putin, il solito dittatorello?
È deprimente, più che irritante, che
del papà intervistato in diretta TV non resti nulla, se non il papa in diretta
TV- peggio se in diretta differita. Il papa non ha nulla da dire, pur parlando
tanto da affaticarsi.
Il papa Francesco, scopre Fazio, informato
dai solerti collaboratori del papa, ama i social ma non vede la televisione, i
telegiornali. Che vorrà dire?
Si guarda Juventus-Verona per la
curiosità di questo fenomeno Vlahovic, e si vede che si può impunemente placcarlo
in area, come al rugby, anche in due e in tre. Grazie a un arbitro che i giornalisti
elogiano. Non c’è più tecnica e atletismo in campo, anche qui c'è l’invasione
mediagiudiziaria?
C'è al contrario rigore, anche con
espulsione, per un pallone che colpisce un braccio attaccato al corpo. Oppure
no, c’era il rigore, c’è stato per un anno e mezzo, ora non più le partite le
fanno gli arbitri?
Il gol
negato a Zaniolo, e soprattutto il rosso a partita finita, confermano che il
calcio in Italia è eterodiretto: non sono errori arbitrali, che ci sono, è
determinazione. Il calcio non è uno sport serio, e anche i calciatori sembrano
lì per finta, per onorare i contratti pubblicitari, figurine.
Il potere
degli arbitri in Italia, che determinano le partite, è perfino assurdo, ma si
fa finta di nulla.
Si può anche non vedere il calcio,
mica lo ha ordinato il medico. Ma bisogna sapere dove si vive: perché tanta
corruzione, evidente, esibita, e impunita?
I
cassonetti a Roma, insufficienti da sempre un po’ dovunque per la differenziata,
e non svuotati per giorni e settimane, specie l’umido e il cartone, un po’ ovunque
traboccano d’immondizia. E il Comune cosa fa? Nomina duecento multatori che vadano
in giro in maschera, a beccare chi non butta l’immondizia “dentro” il
cassonetto – e dentro il cassonetto giusto, il Comune di Roma dice di fare la raccolta
differenziata.
Il
gruppo partigiano dello scrittore Meneghello, “I piccoli maestri”, si confronta
nel 1943-1945 sull’Altipiano sopra Asiago con tedeschi e ucraini. Con Meneghello e il suo gruppo partigiano un giovane
russo, un prigioniero di guerra evaso. Che non vuol dire niente oggi. Ma
qualcosa sì.
“Essendo
‘adattivo’, il capitalismo si reinventa sempre e si esalta”, spiega Larry Fink
(Blackrock) a Fubini, su “7”, “quando c’è tanto denaro in giro per finanziare
nuove idee e farle diventare realtà”.
Onesto, ovvio, “il regista più potente del capitalismo finanziario americano”,
che amministra un patrimonio di oltre diecimila miliardi di dollari”. Ma non
dice che il denaro è pubblico, anche quello privato: una miniera di cui
appropriarsi, col minimo sforzo – basta la parola (salvifica).
.
Si
argomenta dell’elezione popolare del capo dello Stato come se fosse una legge
elettorale come un’un’altra. Mentre dovrebbe cambiare tutto l’assetto
costituzionale. Che è parlamentare, mentre dovrebbe essere presidenziale, o
semi-presidenziale, con pochi o nessun potere per il Parlamento. Elementare, ma sfugge.
Si dà
anche per scontato che il presidente rieletto si metterà da parte, fra un anno,
dopo le elezioni politiche, per fare posto a Draghi – o a chi altro. Come se
non ci fosse stata la rielezione per sette anni del presidente, ma un accordo
politico, uno dei tanti. Si capisce che Mattarella abbia diviso nettamente le
due cose, andandosene a casa il giorno della fine dei sette anni: la seconda
non è una prorogatio, è una elezione. Elementare.
Candidata
al Quirinale dei 5 Stelle, da una parte dei 5 Stelle, la capa dei servizi
segreti Belloni si profonde in elogi pubblici del ministro degli Esteri Di
Maio. Che l’aveva fatta diventare capa dei servizi segreti. Tutto una burletta.
Servizi di che, di chi - domestici?
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