Improvvisato
e perfino imbarazzante è il Gestell, l’“imposizione”: il Gestell
tecnologico che si è impadronito del mondo (natura) e ci governa, da sudditi
senza scampo o via di fuga, opera perversa dell’umano apprenti sorcier. Quando
è evidente il contrario: la natura (mondo) non è servile, anzi non è benigna,
mentre la tecnica lo è – la tecnica l’ha inventata l’uomo, è opera dell’uomo, è
sua estensione. Tanto peggio se, come opina Ferraris, la sagra del Gestell
è un derivato della furba autodifesa di Speer al processo di Norimberga il 31
agosto 1946: sono colpevole, ma solo di non avere contrastato la tecnologia
padrona.
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