Bella Italia nell’Istria
Una serie
dichiaratamente “ordinaria”: inglese, di caratteri inglesi, all’inglese – senza
cioè il vezzo censorio, o impegnato, delle produzioni continentali. In una
cornice fantasmagorica, di sole e aria. Convenzionale, rétro. Ma ben contestualizzata,
con i postumi della Grande Guerra, quali ricorrono spesso nella narrativa anglofona,
da Hemingway a Remarque e Agatha Christie. E col fascismo, brutale, corrotto.
Piacevole: scontata
come storia ma ben raccontata, dal di dentro – senza cioè il vezzo censorio che
avrebbe una produzione italiana. Con un briciolo di, non voluta, critica della storia:
Portofino c’è per poche vedute aeree (per giustificare l’utilizzo del nome, di
richiamo): la bella Italia che fa la forza del filmato è istriana, dell’Istria
per la quale fu fatta la Grande Guerra e che non è più italiana, Rovigno,
Laurana, Fiume.
Matt Baker-Adam
Wimpenny, Hotel Portofino, Sky Original
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