E la donna restò sola
La vita
fausta, e infausta, di una ragazza di belle speranze, che voleva essere medico,
psicologa, fotografa, e infine scrive, un articolo pregiato sul sesso orale. E malgrado
tutto questo riesce a farsi seguire per un’ora e mezza. Una commedia d’interni,
di conversazioni brillanti, teatrali.
Joachim
segue il cinema di Lars (von) Trier, il compagno di sua madre. Con meno sesso esplicito
del patrigno - ma ce n’è. Egualmente anticonformista e provocatorio. Qui del femminismo.
Non detto naturalmente, anzi partecipe, paterno, materno, della confusione della
ragazza, che non sa chi è e cosa vuole ma si diverte a cambiare uomini, e
infine resta sola, a fare le fotografie – a guardare gli altri vivere.
È presentato come drammatico, ma è
divertente. La protagonista Renate Reinsve, una maratona, sempre in scena, è
stata la migliore attrice a Cannes, e si candida all’Oscar.
Joachim
Trier, La persona peggiore del mondo,
Sky Cinema
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