La logica del profitto – o la fine dell’Occidente
È il saggio che ha aperto la stagione del capitalismo selvaggio che
tuttora impera, unicamente inteso a massimizzare il profitto degli azionisti.
Friedman concludeva citando dal suo libro di riferimento, del 1962,
“Capitalismo e libertà”: “C’è una e una sola responsabilità sociale del
capitale: utilizzare le risorse disponibili e impegnarle in attività intese ad
accrescere i profitti, a condizione di osservare le regole del gioco, in concorrenza
aperta e libera senza inganno o frode”. Ma dietro la morale puritana, ha aperto i mercati alla corsa sfrenata alle speculazioni libere in Borsa, agli M&A,
acquisizioni e fusioni, senza altro scopo che di massimizzare i profitti nell’immediato,
alle retribuzioni abnormi dei manager in rapporto con i profitti generati, con
la distruzione più spesso di attività e lavoro. E quindi: 1) a una
redistribuzione del reddito a piramide rovesciata, in cui i pochi hanno il più;
2) alla “finanziarizzazione” dell’“Occidente”: una sovversione-riduzione dei
processi produttivi, oggi simboleggiati da una “catena di valore” che vede
l’“Occidente” sempre meno produttivo e più ristretto alla rendita, e i mercati
emergenti, Cina, India, Vietnam, etc., sempre più attivi produttori e protagonisti
del mercato – “la rendita non basta più, bisogna intaccare il capitale”, la vecchia
querimonia delle famiglie in dissesto, è ora la divisa dell’Occidente.
Per i cinquant’anni del manifesto di Friedman un gruppo di economisti
americani pubblicò una contestazione, basata sul solo rilievo che Friedman non
considera il medio e lungo termine, che la sua economia politica è a breve o
brevissimo respiro. In effetti, la dottrina che ha dominato l’“Occidente” per
questo mezzo secolo è all’evidenza errata e perdente. Un libero pascolo per
montoni prepotenti, cui l’economista funge da copertura. Ma è anche una teoria
che echeggia un’opinione diffusa in America – se non è il fondamento
dell’American Dream. Sancita legalmente per esempio in un processo famoso già
nel 1919, dei Fratelli Dodge, allora azionisti della Ford, che fecero condannare
in tribunale John Ford perché voleva mettere una parte degli utili a riserva per
ulteriori investimenti.
Milton Friedman, A Friedman doctrine - The Social
Responsibility Of Business Is to Increase Its Profits, “The New York Times” 13 settembre
1970, free online
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