sabato 12 marzo 2022

L’amore assoluto è immaginario

Un tardo patito di Proust, prima anche per lui insopportabile, suggerisce di estrarre, non solo dalla memoria, tutti i filamenti che la vita insondabile svolge. E di colpo, per caso, ecco il colpo di fulmine, dell’amore assoluto. Il film italiano della scritrice e regista franco-americana parte da un buona idea, esplorare il possibile. Che però sappiamo dalla scena che ha accompagnato i titoli di testa essere impossibile. Un racconto onesto, dunque, ma piatto.
L’impianto avvincente si svolge senza tensione. È notevole anche per una novità: che un’autrice donna esplori e rappresenti i meandri maschili.
 Ma il nostro uomo finisce per essere uno sfortunato: ragazzino sveglio e compiacente, perde il padre, l’amichetta del cuore, la madre in  pose sconce, infine anche la moglie, la figlia, il nonno, in una sorta di “disgraziere” senza tensione. “Un amore mai vissuto è un amore che non muore”, la didascalia del film, è come praticare la tecnica indiana della ritenzione, del tantra perfetto, da eunuchi.  

Amanda Shters, Promises, Sky Cinema

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